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Recupero, riuso, riqualificazione, ricostruzione e ristrutturazione sono termini con i quali tradizionalmente, per almeno un secolo, si è fatto riferimento alla gamma dei possibili interventi sul patrimonio esistente; in alcuni casi con specifici riferimenti normativi e in altri attraverso prassi consolidate e riconosciute. A partire dall'ultimo ventennio si è assistito ad una progressiva quanto rapida sostituzione lessicale in favore del termine Rigenerazione, divenuto egemone ed omnicomprensivo di tutte le precedenti declinazioni, nonché formula sicura, utile a legittimare ogni intervento sul territorio urbanizzato. In assenza di un quadro normativo nazionale ben definito, proprio questa polisemia rischia però di erodere il significato e il potenziale innovativo della rigenerazione, riducendo quello che potrebbe essere un cambio di paradigma culturale ad una mera innovazione lessicale. Ri-conoscere la rigenerazione significa conoscere in maniera quanto più puntuale e precisa gli elementi che distinguono questo approccio dalle altre forme di intervento e individuarne con chiarezza la cornice normativa entro la quale amministratori e pianificatori possono indirizzare politiche e tecniche. Significa fare il punto sulle esperienze condotte rilevando criticità e best practice; significa in ultimo riattribuire al termine "rigenerazione" un reale e tangibile ruolo strategico nel delicato contesto economico posto all'indomani della crisi di inizio millennio.